Tantissimo materiale mariologico
nelle fonti kolbiane.
L'espressione "Dignare me
laudare te Virgo Sacrata, da mihi virtutem contra hostes tuos" è antichissima. Si trova già in S. Efrem, e pare fosse usata pure
da S. Domenico.
A noi francescani è molto cara perché è una preghiera che Scoto ha fatto
prima della celeberrima disputa sull'Immacolata.
L'Immacolata è una prerogativa dei francescani o
no?
Per De Fiores, no. Addirittura egli
insinua il dubbio che alcuni francescani non siano stati favorevoli
all'Immacolata.
Secondo una tesi pubblicata a Parigi
da una teologa, che Scoto sia stato il difensore dell'Immacolata Concezione è una leggenda inventata dai frati
minori nel '400.
In realtà Scoto lo era, e ci sono
testimonianze di almeno 20 discepoli del Sottile favorevoli all'Immacolata e
che portano la testimonianza che Scoto era favorevole all'Immacolata.
Questi tizi qua, in pratica, ci
tengono a mostrare (con le buone e le cattive) che i Francescani inizialmente
erano contrari all'Immacolata.
La cosa sicura è che c'era abbastanza contrarietà tra i Cappuccini. Questi, infatti,
si appoggiavano molto su S. Bonaventura e S. Tommaso, che negavano
l'Immacolata. Caso curioso: per via di questa loro originalità, i Cappuccini portavano alla cinta
il Rosario, non la Corona Francescana...
Tra i Cappuccini fa eccezione S.
Lorenzo da Brindisi, che è
invece un grande difensore dell'Immacolata pur non essendo uno scotista secco.
Fino al 1500 e qualcosa c'è una certa libertà tra i francescani circa la dottrina
sull'Immacolata. Da quel periodo in avanti, invece, i vari Capitoli Generali
cominciano ad imporre una certa unanimità
immacolatista.
Interessante il fatto che gli studi
sull'Immacolata concezione in ambito francescano si basano sullo sviluppo
dell'idea della Vergine Poverella, cioè
così
povera di sé
da ricevere tutto da Dio, a partire dalla grazia singolare dell'Immacolatezza.
S. Antonio usa parecchio quest'idea
della Vergine Poverella.
Spesso nella storia del dogma
dell'Immacolata si confonde tra la festa della natività della Vergine e quella della
Concezione. S. Bonaventura ordina che nell'Ordine si celebri la festa della
natività.
Questo perché tutti gli autori sono d'accordo
(anche s. Bonaventura) nel ritenere che la Vergine sia nata santa, che sia
stata santificata in utero. Il problema è
quando è
avvenuta questa santificazione.
La più antica prova francescana
dell'Immacolata Concezione è
il Breviario Benedettino Francescano di Perugia, composta intorno al 1450, in
cui si parla chiaramente di "Immacolata Concezione".
S. Massimiliano cita parecchie delle
fonti francescane sull'Immacolata, ma (certamente non per colpa sua) contiene
parecchi errori storici.
Giovanni Paolo II ha risolto molti
problemi della mariologia seguendo la linea francescana. Giovanni Paolo II è molto francescano quanto a
Mariologia.
Manfred Hauke in un suo libro
sostiene, con altri, che l'Immacolata proclamata da Pio IX non è quella di Scoto. Ma sbaglia...
In realtà è lo stesso Pio IX a mostrare con i
fatti come lo sviluppo della dottrina sull'Immacolata è dovuto al merito dei francescani.
Maria SS.ma
è importante per S. Francesco?
Molti, oggi, dicono di no.
Eppure S. Francesco ha composto una
bellissima preghiera alla Vergine, che recitava 14 volte al giorno...
Massimiliano Kolbe ci dice che noi
siamo il frutto, l'evoluzione di un percorso cominciato con s. Francesco.
S. Francesco conosceva l'Immacolata?
Non in questi termini, ma in lui c'è
tutto lo sviluppo che è
venuto dopo.
Cos'è la tradizione francescana? Essere
fedeli alle due o tre parole del fondatore? O riprendere quelle parole e
portarle avanti'
Francesco d'Assisi è colui che ha iniziato la via della
Bellezza, che ha trovato il suo apice in Scoto con la via della Verità. Ma l'apice si trova in s.
Massimiliano con la via della Carità...
Scoto è chiamato il teologo di s. Francesco.
Ma tutto diventa pratico.
Un grande teologo, un grande
biblista, è
Satana: conosce bene tutto, ma gli manca l'anima, gli manca il cuore...
Kolbe da chi ha preso? Nella
biblioteca di Niepokalanow c'erano gli Scritti di S. Francesco; S. Bonaventura;
Scoto; Balic; Augusto Nicolas;
Non possiamo trovare "Immacolata
Concezione" in autori precedenti a Scoto. L'Immacolata Concezione come la
intendiamo noi oggi c'è
prima di lui, ma è
oscura, non è
chiara.
Anche Dante Alighieri, Terziario
Francescano, chiama la Vergine "Sposa dello Spirito Santo" nel
"Purgatorio".
Non ci sono studi antichi che leghino
il concetto di Sposa dello Spirito Santo a S. Francesco. P. Kolbe da chi prende
allora questo titolo? Secondo P. Cecchin P. Kolbe lo trova negli scritti del
Serafico e lo perfeziona.
Certo, S. Max si trovava a casa negli
scritti di Monfort, ma è
un francescano.
Da considerare inoltre che S.
Massimiliano si fa influenzare dagli autori orientali, anche se non sono
espliciti come lui.
La Scuola Francescana non è una Scuola di Filosofi, ma di
innamorati. E gli innamorati, alle volte, straparlano...